Il Convegno

L’Associazione Photo Club Controluce APS, con il patrocinio del Comune di  Monte Compatri e di Sistema Castelli Romani, promuove il convegno:

“Villaggio della cultura e dell’artigianato”
I gesti di una Comunità e le azioni collettive per il futuro

con l’obiettivo di presentare un ambizioso progetto e al fine di avviare un confronto fra tutti i cittadini, le istituzioni, le associazioni, i commercianti, gli artigiani e i professionisti e la stampa per:

  • Costruire un “laboratorio di idee”
  • Rafforzare la concertazione e la partecipazione
  • Organizzare un percorso di auto-organizzazione per la realizzazione di un sogno
  • Costruire una “rete sociale” di individui per la condivisione di interessi comuni
  • Conquistare consapevolezza della funzione di protagonista e non di semplice osservatore
  • Progettare una parte del futuro della collettività

L’evento avrà luogo sabato 24 giugno alle ore 17:00 a Monte Compatri,
viale Placido Martini 1, presso la Sala Consiliare di Tinello Borghese

Presiederà Giuseppe De Righi Presidente CDA Sistema Castelli Romani e Segretario dell’ANCI Lazio

Parteciperà Francesco Ferri Sindaco del Comune di Monte Compatri

Parteciperà Serena Gara Presidente della XI Comunità Montana dei Castelli Romani e Prenestini

Alcuni punti esposti al convegno

Costruire un “laboratorio di idee”

Per concretizzare dentro di noi l’intenzionalità ad entrare nel progetto occorre edificare dentro sé una visione attrattiva e poi occorre valutare, programmare, progettare, eseguire. Un compito arduo e faticoso che richiede assunzioni di responsabilità ma che è anche libertà di condividere la costruzione e realizzazione di questo sogno.
Noi viviamo in una società che appare come se ci fosse uno spazio disponibile per tutti, ma la realtà è molto articolata: lo spazio occorre conquistarlo con le nostre azioni!
Abbiamo il diritto-dovere per la costruzione del nostro futuro.
Dobbiamo usare la nostra creatività e condividerla con quella degli altri nella costruzione di nuovi percorsi per arrivare alla “bellezza della vita in comune”.
La creatività è innata in tutti gli uomini ed è caratterizzata dall’originalità e dalla capacità elaborativa di produrre nuove idee usando la fantasia e l’immaginazione.
Dobbiamo usare la creatività non come una funzione, ma come un modo di essere, intessendo relazioni nuove con passione, stupore, entusiasmo.
Dobbiamo abbandonare l’ostilità verso gli altri, che sgretola la comunità e pone in pericolo ciò che finora abbiamo creato unitamente. Allora potremo vivere con un piacere personale risolvendo i problemi, rifiutando l’indifferenza, la non-responsabilità e superando gli schemi in modo innovativo.
Con la condivisione delle idee potremo costruire soluzioni armoniche dello spazio pubblico, con una massimizzazione del suo valore, per fornire una ulteriore occasione di accesso a tutti.
Occorre pensare all’uomo come individuo vitale solo se ha la percezione di sentirsi frammento di una comunità.
Occorre costruire una “rete sociale” di individui che si riconosca nella condivisione di interessi comuni e che si mantengano in contatto al fine di sviluppare una capacità di riorganizzare gli elementi di un problema osservandolo da diversi punti di vista.
Si tratta di uno stravolgimento delle norme sussistenti
, di un nuovo concetto che stabilisce una nuova norma condivisa che si è svelata più utile.
Alcuni diranno che un’idea originale può scaturire solamente dalla mente di un singolo individuo. Sì, ma la sua realizzazione, se l’idea è complessa, necessita di un insieme di persone ognuna delle quali potrebbe fornire un contributo scoprendo soluzioni originali a complicazioni tecniche ed economiche. D’altronde, la stessa civiltà che abbiamo edificato è il risultato di questo straordinario potere collettivo. L’emersione di numerose idee collettive è ciò che molti, oggi, chiamano “brainstorming” e che io preferisco chiamare “tempesta di cervelli”, visto che questo concetto si può esprimere anche nella nostra lingua.
È certamente più facile dire “non sono capace” oppure “è troppo difficoltoso per me” e scaricare tutto sulla deresponsabilizzazione e conseguente inazione. Invece, la disponibilità di tanti volontari, il confronto tra loro, l’esperienza sul campo, insieme allo studio, permetteranno di definire con audacia le aree di interesse che diventeranno la formazione di un patrimonio comune.
L’esito positivo di questo sviluppo, attraverso la collaborazione con altre realtà associative, con l’amministrazione comunale e con gli Enti pubblici, ci solleciterà a moltiplicare gli spazi per la ricerca di opportunità progettuali ed economiche.
Quanto più saremo capaci di anticipare le domande ed avviare iniziative efficaci tanto più potremo assistere a un ulteriore sviluppo sia in quantità di lavoro che in qualità.

Rafforzare la concertazione e la partecipazione

Tutti noi – al di là delle singole possibilità – dovremo sentirci parte del progetto e, con spirito collaborativo e partecipativo, dare il nostro contributo.
È necessario innalzare il livello formativo del gruppo di lavoro non tanto su temi di carattere tecnico, ma sugli aspetti motivazionali. In una fase preliminare, si tratta di uscire dalla domanda “come fare” e di entrare fortemente in quella del “perché lo facciamo”.
Dobbiamo consolidare i temi della partecipazione, della corresponsabilità, della disponibilità.

Un grande percorso di auto-organizzazione

Il risultato più importante e qualificante dell’attività che si presenterà a noi da questo sogno non risiede solamente nelle risorse che verranno gestite o nei singoli progetti che verranno realizzati ma, soprattutto, nel creare un luogo di incontro e condivisione.
Nessuno può essere autosufficiente, ma ognuno deve collaborare e dare risposte ai bisogni generali.
In una fase avanzata dell’itinerario, questo lavoro diventerà patrimonio comune che rimarrà in ognuno di noi al di là della realizzazione effettiva del sogno. Alla fine saremo in grado di raccontare il grande lavoro di chi costruisce un progetto e potremo entrare emozionalmente in qualsiasi altro progetto della comunità raccontando il punto di vista entusiasta della propria esperienza ai nuovi attori che si avvicineranno al gruppo.
Faremo parte di un gruppo di cittadini che ha conquistato la consapevolezza della propria funzione di protagonista e non di semplice osservatore.
Faremo parte di un gruppo di persone che si propone per donare la propria minuscola ma importante partecipazione allo sviluppo culturale del luogo dove sono nate o dove hanno scelto di risiedere.
Chiediamo
, infine, che il Gruppo che si formerà sia affiancato con la presenza – anche organizzativa – della Amministrazione Comunale per dare maggiore forza e concretezza ai progetti.

Iniziative organizzative del Photo Club

La nostra Associazione metterà a disposizione della collettività le proprie strutture e le capacità dei soci al fine della realizzazione del progetto.
Daremo visibilità al progetto con il Portale web controluce.it, con una nuova pagina FaceBook e con un gruppo di lavoro su WhatsApp.
Metteremo a disposizione del gruppo di lavoro le risorse economiche necessarie alle spese correnti, compatibilmente alle disponibilità della nostra associazione, attingendo al nostro fondo cassa e ai contributi che voi avete dato negli anni passati (e che speriamo darete nel futuro) scegliendo di destinare il 5 per mille al Photo Club Controluce.

A tutti voi che partecipate a questo Convegno chiediamo, pertanto, di seguire attentamente la proiezione di questi disegni e di immaginare non solo il vostro coinvolgimento nel sogno ma incoraggiare anche quello di persone che conoscete e che stimate.


Al termine del convegno spedii la seguente lettera a tutti gli “interessati”, ma non ricevemmo alcuna adesione salvo quella del Consiglio Direttivo del Photo Club Controluce.

Carissimi,
la nostra associazione, dopo aver concluso i lavori di predisposizione per il progetto del “Villaggio della cultura e dell’artigianato”, organizzò nel mese di giugno 2023 il Convegno “Villaggio della cultura e dell’artigianato. I gesti di una Comunità e le azioni collettive per il futuro” organizzato dal Photo Club Controluce APS con il patrocinio del Comune di Monte Compatri e del Sistema Castelli Romani. Nel Convegno abbiamo esposto l’idea generale del progetto a tutti i cittadini, le associazioni del nostro territorio, le istituzioni, i commercianti, gli artigiani e i professionisti.
Potete leggere la relazione del Convegno aprendo la pagina

Villaggio della cultura e dell’artigianato a Monte Compatri | Notizie in Controluce

Ora è il momento di “costruire” un gruppo di lavoro chiamato a partecipare e contribuire per questa grande impresa. A tal fine, nel Portale web Controluce.it della nostra associazione è stata predisposta una scheda che dovrà essere compilata da tutti coloro che sentono di dover contribuire per il miglioramento della vita nella nostra comunità.
Vi proponiamo, pertanto, di aprire la pagina Aderisci al progetto e compilare il “form” con i vostri dati.
Un saluto a tutti
Armando Guidoni